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Scatta la denuncia del Codacons per il video musicale di Chiara Ferragni e Baby K

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Nella prima estate ai tempi del Covid-19 e a poche settimane dalla fine del primo lockdown, il video di “Non mi basta più” è stato un vero e proprio tormentone musicale.  Eseguita da Baby K. insieme a Chiara Ferragni, quel ritmo sfrenato e coinvolgente e accompagno da un video clip ad hoc, ha trasformato la canzone in una vera e propria hit. Ma, come ha riportato Adnkronos, il Codacons si sarebbe scagliato sia contro Baby K. che contro Chiara Ferragni, affermando in una nota di aver provveduto a inviare un esposto all’Autorità per Concorrenza. Il motivo? Nel video e nella canzone ci sarebbero riferimenti a prodotti e marchi commerciali per la cura dei capelli.

Perché il video di Chiara Ferragni è finito nel mirino del Codacons

L’esposto ai danni di Chiara Ferragni nasce dopo la pronuncia da parte delle Autorità secondo cui, anche un video musicale, deve sottostare a una serie regole stringenti in materia di product placament. Ovvero, gli artisti che vorrebbero mostrare prodotti e marchi allo scopo commerciale, devo avvisare il pubblico in modo trasparente. Secondo quanto confermato dal Codacons, la Ferrgni e la stessa Baby K. non avrebbero rispettato queste regole. Per questo motivo sarebbe scattata la denuncia.

Il caso è molto emblematico. Perché il video musicale non solo mostra a più riprese la marca di un noto prodotto per la cura per capelli, ma anche il testo della canzone cita più volte il nome dell’azienda che produce la marca del prodotto“, si legge in una nota del Codacons. “Hanno trasformato la musica in una vera e propria pubblicità“.

“Non mi basta più” di Ferragni e Baby K: “la musica diventa pubblicità”

E quindi alla luce di una serie di indagini, sarebbe stato già presentato un esposto in cui si “chiede di aprire un procedimento ai danni di Chiara Ferragni che verso Baby K, per capire le ragioni attorno al videoclip e alla canzone“, afferma il Codacons. “Valutando anche l’obbligo per le emettenti radiofoniche di censurare il brano nella parte in cui si sponsorizza il marchio“, conclude l’associazione.

Con mesi e mesi di ritardo, proprio ora che il tormentone estivo ha fatto il suo tempo, il Codacons si scaglia di nuovo contro l’impero di Chiara Ferragni. Infatti, non è la prima volta che l’nfluencer riceve esposti di questo tipo. È avvenuto anche di recente e nella ragnatela è finito anche Fedez. Per ora non c’è nessuna risposta né da Baby K. né da parte Ferragni. Non resta che attendere l’evolversi della questione.

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